La scorsa settimana sono state pubblicate piuttosto tante statistiche economiche rilevanti. Il basso prezzo del petrolio influisce negativamente sullo sviluppo economico dell’Europa – le vendite al dettaglio e l’indice dei prezzi alla produzione continuano a scendere, tuttavia la situazione attuale influisce favorevolmente sul tasso di disoccupazione che tuttavia si trova a valori molto alti e ancora molto distanti dai livelli ottimali (6%).

Questo venerdì sono stati pubblicati i dati dal mercato del lavoro USA – tasso di disoccupazione e “NonFarm”, numero di nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo. Il tasso di disoccupazione è sceso dello 0.1% a 4.9%, minimo record degli ultimi anni. Questa è una notizia positiva per il dollaro USA e la quotazione si è rafforzata significativamente per un certo periodo, nonostante i deboli dati “NonFarm”.

Questa settimana, venerdì 12 febbraio, saranno pubblicati dei dati importanti: PIL dell’Eurozona trimestrale e annuale. Il raggiungimento dei valori in obiettivo è al momento attuale un buon risultato per l’Europa e se i dati saranno uguali alle aspettative la valuta unica europea si rafforzerà.

Sul grafico in alto si vede come dopo la pubblicazione del report su disoccupazione USA il dollaro si è significativamente rafforzato, e ora sul mercato si prevede una correzione al rialzo verso il livello di resistenza = 1.1200 (indicato dalla linea gialla orizzontale).