Il rischio è uno dei fattori più importanti nel trading. Tutti gli investitori, indipendentemente dall’asset selezionato, devono eseguire un’attenta valutazione del rischio. La ragione è semplice: quest’ultimo può – e con ogni probabilità lo farà – influenzare il risultato dell’operazione.
L’indice Ulcer è un indicatore di analisi tecnica che permette di misurare il rischio associato a un particolare asset a livello locale (ricorda che nessun indicatore di analisi tecnica è in grado di misurare il rischio fondamentale). Per essere più precisi, esso misura il rischio di ribasso, ovvero, le probabilità che il prezzo cali.
Nel trading, maggiore è il rischio e maggiore è il ritorno potenziale. Per poter comprendere questa affermazione possiamo servirci del paragone fra l’andamento del Bitcoin e della coppia EUR/USD nel corso dell’anno 2017. Il 1 gennaio 2017, un investitore avrebbe potuto acquistare 1 BTC per $963. Solo dodici mesi pipù tardi, sarebbe stato possibile vendere quello stesso Bitcoin per $19.758. La differenza nei prezzi si traduce in un ritorno del 1.951%. Ora, immagina di aver acquistato la coppia EUR/USD e di averla mantenuta fino alla fine del 2017. Il 1 gennaio un Euro aveva il valore di $1,0532. Alla fine di dicembre 2017, valeva $1,2029, “solo” il 14% in più.*
Tuttavia, il rischio associato al Bitcoin è altrettanto alto se paragonato a quello associato alla coppia EUR/USD. Nel mese e mezzo successivo, il BTC ha perso oltre il 60% del proprio valore di mercato. Durante il mese e mezzo di declino di EUR/USD, la coppia ha perso il 9,5% del proprio valore. Come si può vedere, a un certo punto il Bitcoin ha offerto dei ritorni sorprendenti, ma i potenziali acquirenti si sono esposti a un’elevata probabilità di perdere il proprio investimento. Questo è il motivo per cui dovresti sempre conoscere il rischio associato a un determinato asset, prima di selezionarlo per il trading.
Come usarlo?
Essendo composto di una sola linea, l’indice Ulcer è estremamente semplice da impostare e usare. Osservando l’indicatore stesso, è facile capire che quando esso sale, il rischio di un calo del prezzo aumenta, mentre, al contrario, quando il rischio di un ribasso è minore anche l’indicatore scende. Maggiore è il valore, più tempo sarà necessario all’asset per raggiungere il massimo più recente. Esistono vari modi per utilizzare l’indicatore.
Per prima cosa è possibile verificare i punti di ingresso e di uscita con altri indicatori. L’indice Ulcer non è particolarmente adatto come gli indicatori che seguono il trend o gli oscillatori nell’identificare i punti di ingresso e di uscita. Tuttavia, essendo uno strumento complementare, può aiutare a confermare o confutare i segnali forniti da altri indicatori.
In secondo luogo, l’indicatore permette di stabilire quanto a lungo è consigliabile mantenere una posizione. Maggiore è il tempo in cui l’asset aumenta, maggiore è il rischio di ribasso. Ecco cosa puoi fare: individua un determinato livello di rischio, che sia accettabile per te, e chiudi l’operazione una volta che esso viene raggiunto. Avrai bisogno di un certo tempo per individuare la soglia ottimale.
Ricorda che nessun indicatore di analisi tecnica è in grado di fornire segnali accurati nel 100% dei casi e non dovrebbe quindi essere usato da solo (piuttosto, come uno strumento aggiuntivo).
Come impostarlo?
Impostare l’indicatore è semplice. Per farlo, segui questi tre passaggi:
1. Vai alla trade room e clicca sul pulsante “Indicatori” in basso a sinistra sulla schermata.
2. Vai alla scheda “Volatilità” e individua l’indice Ulcer fra gli indicatori disponibili.
3. Clicca su Applica senza modificare le impostazioni. L’indicatore è pronto per essere usato!
Conclusione
L’indice Ulcer è un indicatore interessante, che può permetterti di valutare il rischio da un punto di vista tecnico. Considera di inserirlo nel tuo sistema di trading e di combinarlo con altri indicatori che siano adatti a identificare i punti di ingresso e di uscita. Ora che sai come funziona, vai alla piattaforma di trading e metti alla prova l’indice Ulcer!
*La prestazione passata non costituisce un indicazione della prestazione futura.