Nell’articolo di oggi analizzeremo i principali temi che muoveranno i mercati del Forex nell’immediato futuro. Uno dei temi principali che è venuto alla ribalta nelle ultime ore è l’aumento della produzione di petrolio da parte della Russia e di altri paesi facenti parte dell’OPEC. Anche gli Stati Uniti d’America hanno raggiunto un picco di produzione, con i dati sulle piattaforme di trivellazione in funzione che fanno segnare nuovi record, tanto da far diventare il Paese un esportatore netto della materia prima. Il tema del petrolio è strettamente legato a quello di molte valute, come il Dollaro Americano (USD), il Rublo (RUB), il Dollaro Canadese (CAD) e il Peso Messicano (MXN). Questi asset, se la produzione dovesse aumentare e il prezzo della materia prima dovesse tenere, potrebbero esserne favorevolmente condizionati.
Se, al contrario, il saldo tra andamento del prezzo del petrolio e produzione dovesse essere sfavorevole, come ad esempio accaduto nel 2014 con una produzione leggermente in crescita e un prezzo del barile in picchiata, queste valute ne risentirebbero sfavorevolmente. Anche la diatriba in atto sull’introduzione dei dazi può catalizzare le performance di molte valute nazionali: in questo caso un inasprimento di questi ultimi, come sembra probabile a seguito del fallito G7 del Canada, vedrebbe tra i maggiori beneficiari il dollaro statunitense. A risentirne sfavorevolmente, invece, quasi tutte le valute dei paesi emergenti e in generale di quelle nazioni con un forte surplus di bilancio nei confronti degli Stati Uniti d’America. Anche l’euro (EUR), per via della forte vocazione alle esportazioni della Germania e dell’Italia, ne soffrirebbe.
Infine, per gli investitori interessati all’euro, si dovrebbe prestare attenzione sia al tema della stabilità politica che a quello relativo ai dati economici provenienti dall’eurozona. Per quanto riguarda il primo tema sembra che la situazione di crisi, provocata principalmente dall’Italia, sia in continua diminuzione. In una intervista di lunedì scorso, infatti, il nuovo ministro dell’economia Tria promette che il nuovo governo centrerà tutti gli obiettivi di bilancio promessi dal precedente esecutivo, smentendo, sostanzialmente, le promesse elettorali. Il secondo tema, importantissimo anche in relazione alla traiettoria di contrazione monetaria che dovrà seguire la BCE, è in continua evoluzione. Per esempio gli ultimi dati sulla produzione industriale tedesca sono stati deludenti, così come quelli relativi all’inflazione.
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