Nel 2021, il mondo è stato impegnato a comprendere la nuova realtà e a cercare una nuova “normalità”. I governi, le imprese, le istituzioni sociali e tutti i singoli individui hanno cercato vie d’uscita dalle difficoltà indotte dal Covid. Infine, com’è andata? Siamo alle conclusioni di fine anno: quali sono stati gli eventi economici ritenuti più impattanti, come questi eventi si sono riflessi sui migliori titoli del 2021 e cosa possiamo aspettarci dal 2022.
Il grande reset
“Il capitalismo così come lo conosciamo è morto“, hanno dichiarato i leader del World Economic Forum in merito al “grande reset” durante il vertice annuale di Davos nel giugno 2020. All’epoca era stata lanciata un’iniziativa controversa: utilizzare la drammatica esperienza della pandemia come occasione per un cambiamento totale dei principi dell’economia mondiale. L’idea principale era quella di trasformare la governance globale in un “capitalismo degli stakeholder“, un modello in cui i governi non sono più i principali responsabili delle decisioni e le corporazioni vengono promosse a parti interessate ufficiali nell’agenda globale.
Sebbene si trattasse solo di un suggerimento senza una chiara tabella di marcia, molte industrie hanno iniziato a ripensare ai propri schemi di lavoro nell’ambito del modello del grande reset nel 2021.
Chi sono questi stakeholder non governativi?
- I grandi del petrolio (Saudi Aramco, Shell, Chevron, BP)
- Produttori alimentari (Unilever, The Coca-Cola Company, Nestlé)
- I grandi della tecnologia (Meta, Google, Amazon, Microsoft, Apple)
- Big Pharma (AstraZeneca, Pfizer, Moderna)
È chiaro che queste società acquisiranno sempre più autorità e potere nei prossimi anni. Alcuni la definiscono già la “quarta rivoluzione industriale”. Quindi, c’è la possibilità che nel 2021 abbiamo assistito al più grande riavvio della governance globale dalla formazione delle Nazioni Unite, durante la seconda guerra mondiale. Certo, è difficile dire come andrà a finire questa iniziativa per la comunità mondiale, ma gli investitori azionari avranno sicuramente un momento interessante davanti.
Vaccinazione globale e nuovi lockdown
Il lancio del vaccino contro il Covid è stato senza dubbio l’evento di mercato più atteso del 2021. Decine di aziende farmaceutiche sono entrate in gara, presentando le loro versioni del farmaco per fermare la pandemia. La corsa mondiale verso la vaccinazione di massa ha creato un enorme mercato per i vaccini e i farmaci contro COVID-19, alimentato dai governi, dalle organizzazioni senza scopo di lucro e dal denaro degli investitori: oltre 26 miliardi di dollari in totale.
Come risultato, l’OMS ha riconosciuto i vaccini di Pfizer / BioNTech, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson, Sinopharm e Sinovac. Entro la fine del 2021, sono state inoculate quasi 9 miliardi di dosi, portando ai produttori in testa alla classifica un enorme profitto, pari a di $1.000 al secondo. Ciò ha portato i titoli farmaceutici a essere tra i migliori titoli del 2021.
I migliori titoli del 2021 in relazione al vaccino Covid-19*
BioNTech SE ADR BNTX +223,99%Variazione 1 anno | Pfizer, Inc. PFE +31,75%Variazione 1 anno | AstraZeneca PLC ADR AZN +7,54%Variazione 1 anno |
A causa dell’alto tasso di vaccinazione e della diminuzione del numero di casi, i settori sensibili al Covid hanno iniziato lentamente a riprendersi. Di conseguenza, la crescita totale dei titoli energetici sulla piattaforma IQ Option è stata del 3,68%, quella del settore industriale (che comprende beni strumentali, servizi e forniture commerciali e servizi di trasporto) di quasi il 10%.
Tuttavia, l’emergere delle varianti Delta e Omicron ha offuscato le incoraggianti previsioni di ripresa, mostrando a tutti quanto fragile possa essere il nostro attuale stato di avanzamento.
Il caos della catena di approvvigionamento
La crisi della catena di approvvigionamento è emersa come una delle maggiori sfide del 2021. I ritardi nelle consegne hanno ostacolato la produzione globale, provocando un aumento dei costi e dei prezzi. Stanche e usurate dai lockdown, le persone erano desiderose di tornare a spendere, ma hanno scoperto che le merci non erano disponibili o erano molto più costose. Ciò è stato causato da diversi motivi:
- Chiusure causate dal Covid ;
- Carenza di manodopera;
- Carenza di componenti;
- Carenza di materie prime;
- Carenze energetiche in Cina ;
- Carenza di camionisti negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito;
- Rivenditori in preda al panico che hanno acquistato quantità massicce di merce in anticipo;
- Accumuli nei porti, ecc.
Sono stati riscontrati colli di bottiglia in ogni anello della catena di approvvigionamento che hanno interessato quasi tutti i settori, ma principalmente quelli dell’elettronica e delle automobili (appesantiti dalla carenza di semiconduttori), l’alimentare, dei medicinali e dei prodotti per la casa.
La pandemia ha evidenziato quanto siano altamente interdipendenti tutte le parti della catena di approvvigionamento e produzione. Gli analisti prevedono che la crisi dell’approvvigionamento si trascinerà nel 2022 e oltre, e che il tempo di recupero sarà specifico per ogni settore, poiché diversi settori si affidano alla catena di approvvigionamento globale in modi diversi.
Crisi energetica
Il 2021 ha dato nuova vita al settore energetico, anche se in modo peculiare, grazie alla crisi energetica. Proprio quando il mondo ha iniziato ad abbandonare massicciamente i combustibili fossili a favore delle fonti di energia rinnovabile, si trova di nuovo affamato di petrolio e gas. Tassi di interesse ridotti artificialmente, interruzioni della catena di approvvigionamento causate dal Covid, una diminuzione delle forniture di gas dalla Russia all’Europa e un inverno freddo: tutto ciò ha creato una domanda senza precedenti di carburante tradizionale. Di conseguenza, quest’anno il petrolio greggio è aumentato del 52% a 71 dollari al barile.
Altri motivi della crisi sono l’ESG (Environmental, Social and Corporate Governance) e la tendenza al disinvestimento sul carbonio, con conseguente demonizzazione dei combustibili fossili. Per questo motivo, gli investitori istituzionali e i governi stanno ritirando i combustibili classici dai loro portafogli, reindirizzando il capitale verso alternative a basse emissioni di carbonio più socialmente accettate. La crisi sembra destinata a spostarsi verso la fine del 2022: per quanto Greta Thunberg li odi, petrolio e gas sembrano destinati a rimanere molto richiesti nei prossimi anni; tuttavia, il mercato è spesso volatile e imprevedibile, quindi investire in tali prodotti rappresenta sempre un rischio.
I migliori titoli energetici del 2021
ConocoPhillips (COP) +92,2%Variazione 1 anno | Devon Energy Corp. (FSLR) +165,83%Variazione 1 anno | EQT Corp (EQT) +43,21% Variazione 1 anno |
Il boom del “meme investing”
Di solito, il prezzo delle azioni dipende da fattori oggettivi: indicatori finanziari, agenda politica, ecc. Ma il 2021 ha dato vita a un nuovo fenomeno chiamato “meme stock“. Questi ambiano drasticamente il proprio valore in base all’azione della comunità degli investitori retail. Gli esempi più memorabili sono AMC, Nokia e GameStop, i cui prezzi delle azioni sono stati spinti più in alto dalla comunità dei trader.
Tutto è iniziato nel forum WallStreetBets per investitori dilettanti su Reddit. I suoi utenti comunicavano tra loro utilizzando meme e scambiavano azioni di società poco conosciute, sperando nella loro crescita. Tuttavia, gli investitori seri non hanno preso sul serio la comunità, dal momento che le loro previsioni spesso si sono rivelate false.
Nel 2021, molte persone si sono trovate a casa, con un bel po’ di soldi in più e più tempo per partecipare ai mercati. Nel corso del 2021, la community di WallStreetBets è cresciuta fino a raggiungere gli 8 milioni di membri. Non era più solo un passatempo divertente: le loro azioni hanno cominciato a influenzare il mercato azionario per davvero. Dopo l’incidente delle azioni GameStop, che al suo apice è passato da un paio di dollari a 400 dollari per azione, anche famosi analisti hanno iniziato a tenere d’occhio quello “stupido” forum di Reddit.
Quali sono le caratteristiche dei meme stock?
- Crescita rapida: il valore può moltiplicarsi di molte volte.
- Crescita apparentemente immotivata. Spesso questi titoli aumentano solo grazie a un massiccio impulso speculativo. La società in sé potrebbe essere in una profonda crisi.
- Elevata volatilità: poiché la dinamica di un asset dipende dal sentiment e non dalla valutazione fondamentale del valore aziendale, della qualità della gestione finanziaria e della valutazione del rischio.
Sebbene il meme investing sia di scarso interesse per i trader professionisti, la mania dei meme del 2021 dimostra l’aumento degli investitori retail, che rappresentano circa il 23% di tutte gli scambi azionarie statunitensi di quest’anno, il doppio rispetto al 2019.
Carenza di semiconduttori
I prezzi delle automobili e dell’elettronica sono saliti alle stelle quest’anno. La ragione di ciò è la mancanza di semiconduttori, o microchip. I chip sono essenziali per qualsiasi prodotto che contiene componenti elettronici, quindi la fornitura limitata ha avuto un enorme impatto sui produttori.
La carenza di semiconduttori è stata causata dalle nuove restrizioni anti-Covid nei principali centri di produzione di chip: Malesia e altri paesi del sud-est asiatico. Per soddisfare la crescente domanda di semiconduttori, è necessario costruire grandi impianti di produzione, che costeranno miliardi di dollari e richiederanno anni di lavoro.
Vari produttori di chip stanno già aumentando il ritmo di produzione: ad esempio Intel, Samsung e Nvidia hanno annunciato la costruzione di nuovi impianti. Di conseguenza, l’interesse degli investitori per le società di semiconduttori è cresciuto, specialmente in quelle con stabilimenti nell’Asia meridionale, dove i costi di produzione sono inferiori. Si prevede che la crisi si trascinerà fino alla fine del 2022, ma nel complesso ora il settore è in forte espansione.
Migliori titoli del settore dei semiconduttori del 2021
NVIDIA NVDA +106,96%Variazione 1 anno | Advanced Micro Devices, Inc. AMD +46,11%Variazione 1 anno | Intel TM +7,66%Variazione 1 anno |
La nuova scesa del Bitcoin
Nell’ultimo anno, Bitcoin è raddoppiato di prezzo, confermandosi nel ruolo di padre di tutte le criptovalute. Un importante punto di svolta si è verificato a ottobre, con l’adozione dell’ETF sui futures BTC. Tecnicamente, ha portato la moneta dall’ombra all’ambito della legalità. I leader di Citi Bank pensano che Bitcoin sia ora “al punto di svolta dell’accettazione mainstream” e che potrebbe un giorno “diventare la valuta preferita per il commercio internazionale”. Ciò è supportato da grandi aziende come Tesla e PayPal, che accettano pagamenti in BTC. Anche il riconoscimento di BTC come moneta a corso legale in El Salvador e le banche centrali che valutano l’emissione di proprie valute digitali contribuiscono alla questione. Quindi, potremmo continuare a vedere una crescente adozione delle criptovalute tra investitori, istituzioni e persino governi il prossimo anno.
Il passaggio al Metaverso
Nell’ottobre 2021 Facebook ha cambiato nome in Meta, e non si è trattato solo di uno stratagemma pubblicitario. L’azienda ora vuole essere associata esclusivamente al suo nuovo prodotto: il metaverso, dove gli utenti possono comunicare nella realtà virtuale.
Gli sviluppatori di meta promettono di offrire un “nuova Internet”, in cui le persone potranno viaggiare nei mondi digitali: dai giochi agli uffici virtuali e ai centri commerciali. Anche altri giganti della tecnologia come Microsoft e Nvidia stanno cercando di rivendicare una partecipazione nel “metaverso”, che potrebbe essere il futuro del lavoro, dell’intrattenimento e del commercio. Mark Zuckerberg spera che il suo metaverso conterà 1 miliardo di persone entro il 2030.
Sebbene lo sviluppo del progetto sia in fase iniziale, è chiaro a tutti che Meta sia uno dei progetti più ambiziosi e di alto profilo degli ultimi decenni e un grande punto di svolta nella storia di Internet.
Cosa succederà nel 2022?
Intenso e ricco di eventi economici, il 2021 è trascorso all’insegna della stimolazione della spesa e del recupero dei settori danneggiati. Il 2022 potrebbe essere un anno di “raffreddamento” e di accelerazione della ripresa economica globale.
Il mondo continuerà senza dubbio a combattere contro il COVID-19, ma le prospettive generali sembrano ottimistiche. State Street Global Advisors ritiene che l’economia continuerà a riprendersi e a fornire una crescita globale soddisfacente. I mercati torneranno lentamente ai livelli pre-pandemia e JP Morgan Chase crede addirittura che il 2022 porterà una piena ripresa globale. Tuttavia, una volta che i mercati raggiungeranno il picco di slancio e accomodamento, l’ulteriore ripresa sarà probabilmente irregolare e multistrato. Uno dei motivi è il possibile emergere di nuove varianti di Covid, che, come abbiamo visto nel 2021, possono minare in un batter d’occhio i sudati progressi.