La scorsa settimana è stato pubblicato un importante rapporto sull’inflazione i cui risultati si sono rivelati pari alle aspettative, il che rappresenta una buona notizia per l’economia dell’Eurozona. Tuttavia, l’inflazione continua a rimanere al di sotto dei valori di riferimento e i rappresentanti della Banca centrale europea devono comprendere in che modo è possibile disperderla. Una delle possibili opzioni è rappresentata dalla riduzione del tasso di rifinanziamento o del tasso sui depositi.
Se uno di questi tassi verrà ridotto, ciò avrà un impatto negativo a breve termine sulle quotazioni della moneta unica europea. Oltre ai dati relativi all’inflazione, la settimana scorsa sono stati pubblicati alcuni rapporti che hanno un forte impatto sull’indice dei prezzi al consumo.
Dati relativi all’inflazione dell’Eurozona:
Dati relativi alle vendite al dettaglio dell’Eurozona:
Dati relativi all’inflazione degli USA:
Dati relativi alle vendite al dettaglio degli USA:
Indice dei prezzi al consumo degli USA:
I dati pubblicati si sono rivelati approssimativamente pari alle aspettative, il che ha positivamente influenzato il valore delle valute, sebbene sia negli USA che nell’Eurozona l’inflazione continua a rimanere ben al di sotto dei valori di riferimento (2-2,5%), costringendo i dirigenti della Banca centrale europea e della Federal Reserve a cercare continuamente opzioni addizionali volte a stimolare l’economia e la modifica del tasso di rifinanziamento è una di queste.
Se uno di questi tassi verrà ridotto, ciò avrà un impatto negativo a breve termine sulle quotazioni della moneta unica europea.
Grafico EURUSD:
Dopo il “Brexit”, molti esperti si attendevano che la moneta europea unica iniziasse rapidamente a perdere posizioni e che tra EUR e USD ci fosse la parità. Tuttavia, al momento ciò non è ancora successo e secondo l’indicatore dell’analisi tecnica “Oscillatore di Bill Williams” (Awesome Oscillator) il picco di movimento verso il basso è già alle spalle e attualmente sul grafico EURUSD D1 si osserva un movimento laterale.
GLI ASSET CON PIÙ SCAMBIATI
- Opzioni Binarie
- Opzioni Digitali
- Forex
- Titoli azionari
- Indici
- Materie prime
- ETF
-
EUR/USD
1.08
-0.37% -
USD/JPY
149.32
+0.47% -
GBP/USD
1.29
-0.37% -
GBP/JPY
192.92
+0.1% -
EUR/JPY
161.52
+0.11%
-
Shopify Inc.
104.25
+4.13% -
Microsoft Corporation
391.18
+1.07% -
Tesla, Inc.
249.73
+5.92% -
NVIDIA Corporation
117.63
-0.65% -
Apple Inc.
217.74
+1.79%
-
Gold
3023.21
-0.77% -
Crude Oil WTI
68.26
-0.3% -
Gold-Gram
97.2
-0.77% -
Crude Oil Brent
71.72
-0.22% -
Silver
33.04
-1.52%
-
US 100
19753.58
+0.37% -
GER 30
22894
-0.41% -
US 500
5668.22
+0.06% -
US 30
41969.56
+0.07% -
JP 225
37635.01
-0.21%
-
UltraPro Short QQQ
36.41
-4.11% -
S&P 500 ETF
564.16
+0.9% -
Daily Junior Gold Miners Index
58.78
-0.41% -
Bitwise Bitcoin ETF (BITB)
45.67
+0.36% -
MSCI Emerging Markets ETF
44.59
+0.32%
Il tuo capitale potrebbe essere a rischio
Post correlati
Verifichiamo 5 miti sul trading

Lista di controllo per routine di trading: organizzate la vostra giornata

Modelli di Continuazione dei Trend per rilevare la tendenza più significativa

Detrended Price Oscillator (DPO): l’indicatore che ignora le tendenze

5 strategie di trading per il 2025: trova quella giusta per te

Panoramica di mercato: i grandi vincitori e i fallimenti epici del 2024

7 abitudini che contraddistinguono i trader vincenti

Il trading durante le festività: tutto quello che devi sapere

E adesso cosa dovresti imparare? Gira la ruota per scoprirlo!
