Cuba: Attacchi acustici e conflitto diplomatico

Ottobre 6, 2017

4 min

In questa vicenda ancora avvolta nel mistero, il Dipartimento di Stato degli USA ha deciso di rimuovere tutto il personale non strettamente necessario (il 60% dello staff) dalla propria ambasciata a Cuba. Perché? Svariati attacchi, apparentemente perpetrati tramite armi acustiche, che hanno colpito oltre 20 dipendenti dei governi americano e canadese nelle isole dei Caraibi. Il conflitto diplomatico è già iniziato ed entrambi i governi stanno inviando comunicati stampa in merito all’incidente con cadenza quotidiana. La vicenda ha colpito inoltre le politiche locali statunitensi, dove i rappresentanti dell’ala conservatrice chiedono all’amministrazione Trump l’adozione di misure estreme.

Cosa sia accaduto, come e quando, non è ancora completamente chiaro. È stato confermato che alcune persone sono rimaste offese, e hanno fatto ritorno negli Stati Uniti per ricevere cure mediche. Coloro che sono stati colpiti accusano perdita dell’udito e, in alcuni casi, danni cerebrali.
Il presidente Donald Trump ha affermato: “…il problema a Cuba, abbiamo avuto un problema serio a Cuba, presto avremo qualcosa da dire in proposito.”

“A Cuba, sono state compiute azioni gravi. Molto gravi”, ha aggiunto in seguito. Le dichiarazioni ambigue del presidente USA sono in linea con la confusione che circonda questo episodio.

Analogismi con la Guerra Fredda

Questo caso contiene in sé tutti gli ingredienti che una volta alimentarono la Guerra Fredda: suspense, mistero, spionaggio e attacchi non convenzionali. Apparentemente, i diplomatici americani e canadesi avrebbero iniziato a soffrire le conseguenze di quelli che ora sono ritenuti attacchi acustici nel periodo fra la fine del 2016 e la metà del 2017. Nella maggior parte dei casi, anche le famiglie degli ufficiali ne risultano colpite, dal momento che gli attacchi sono stati perpetrati nelle abitazioni fornite dal governo cubano agli ufficiali americani. Uno dei casi pare essersi verificato in un hotel in cui un ufficiale soggiornava. Tra i sintomi presentati dagli ufficiali nordamericani troviamo gravi mal di testa, vertigini e cali di vista.

Dichiarazioni e indagini

Il ministro degli affari esteri di Cuba ha definito l’episodio come “sfortunato” e “politicizzato (…), con decisioni prese in gran fretta e senza il supporto di alcuna reale prova o risultato di indagine”. Nel frattempo, Cuba, in una decisione senza precedenti, ha permesso agli agenti dell’FBI di investigare sugli eventi sull’isola. Gli agenti di polizia non hanno per ora raggiunto alcuna conclusione consistente, anche dopo diversi giorni di lavoro.
Alcuni media americani riportano che gli attacchi potrebbero essere stati eseguiti con l’impiego di dispositivi a ultrasuoni o infrasuoni. Non si esclude che siano state usate armi elettromagnetiche. Le investigazioni in atto ritengono possibile il coinvolgimento di altri paesi quali Russia, Iran o Corea del Nord (nessuno dei quali si trova al momento in buoni rapporti con gli USA).
“Non abbiamo una risposta definitiva in merito all’origine o alla causa degli incidenti”, ha affermato il Dipartimento di Stato. Cuba dichiara di aver preso “misure ulteriori di protezione dei diplomatici USA e delle loro famiglie”. “Il punto è che ci sono individui che accusano delle sofferenza, e ancora non sappiano il perché”, ha dichiarato, con maggiore cautela, il governo canadese.

Conflitto diplomatico

Per via della natura di questo attacco e per la mancanza di prove, gli Stati Uniti hanno per ora evitato ogni accusa diretta verso Cuba. Per il momento, il governo Trump ha deciso di trasferire più della metà della propria delegazione dall’isola e ha allertato i turisti. Il governo cubano ha espresso preoccupazione e ha definito la decisione degli USA “frettolosa”. Il Partito comunista di Cuba si è dichiarato inoltre desideroso di continuare “la cooperazione attiva fra le autorità di entrambi i paesi”.

Non ha particolare importanza il fatto che questi attacchi non convenzionali abbiano avuto luogo immediatamente dopo l’insediamento di Trump. In ogni caso, la cronologia degli eventi non è chiara. Nella lunga storia di spionaggio e controspionaggio fra America e Cuba, questo nuovo episodio constituisce un nuovo aneddoto: Sono stati gli ufficiali americani a soffrire le peggiori conseguenze degli attacchi acustici.
Solo due anni fa l’ambasciata americana a Cuba era stata riaperta, dopo decenni di confronti e ostilità. Le relazioni sembravano essere tornate alla normalità. Appianate le tensioni, sembrava possibile addirittura l’eventualità di realizzare progetti comuni fra i governi di USA e Cuba. La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali dell’anno scorso ha costituito un passo verso la direzione opposta. I recenti attacchi non solo hanno confermato questa nuova tendenza, che non rappresenta nulla di diverso da ciò che è avvenuto fra le due nazioni nel corso degli ultimi 60 anni.

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