L’azione di Tesla Motors nel mese di agosto è stata una delle protagoniste delle cronache finanziarie, con un balzo fino a 380$ dai circa 295$ di fine luglio, per poi ridiscendere di nuovo in area 295$. Dal punto di vista grafico ci troviamo di fronte la tipica figura definita come “testa e spalla”, che potrebbe anticipare forti scossoni di prezzo al rialzo o al ribasso.

A scatenare questo rapido movimento, che nella formazione della spalla sinistra ha avuto la spinta positiva dell’ottima trimestrale, è stato un tweet del fondatore Elon Musk del 7 agosto. In questo tweet l’inventore e CEO di Tesla dichiarava la sua intenzione di far diventare la compagnia privata, riacquistando le azioni a mercato ad un prezzo di circa 420$. All’inizio il mercato ha reagito positivamente, visto che il prezzo obiettivo fissato era maggiore della quotazione del momento, ma poi ha iniziato a vendere le azioni fino a farle di nuovo scendere sotto i 300$.
Per dare maggiore fondatezza alle sue intenzioni Musk ha anche dichiarato di aver avuto diversi incontri con il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, che ha da poco acquisito una quota di circa il 5% della società. Probabilmente il mercato non si fida dell’intera operazione e non crede in un acquisto così oneroso, rispetto ai prezzi attuali di mercato, del pur ricco fondo sovrano. Inoltre la SEC e, conseguentemente, il board di Tesla hanno drizzato le antenne per possibili problemi di manipolazione dei prezzi, dando notizie così importanti a mercati aperti e non usando un canale ufficiale.

Inoltre c’è anche chi pensa che dietro la scelta di far diventare la compagnia privata ci siano altri problemi, relativi alla tenuta dei conti e alla trasparenza aziendale. Infatti le società quotate subiscono una vigilanza più stretta da parte degli organi di controllo, come appunto la SEC, e sono tenute a dare informazioni ai propri investitori con maggiore frequenza. Infine c’è da considerare che gli ultimi dati rilasciati da molte case automobilistiche concorrenti indicano come Tesla potrebbe presto vedere un’erosione della sua quota sul totale delle vendite del segmento elettrico, dovuta a nuovi modelli molto concorrenziali.