Sia il rublo russo (RUB) che la corona svedese (SEK) e norvegese (NOK) sono in netto ribasso sui mercati dei cambi. Cerchiamo, pertanto, di analizzarne i motivi e le prospettive future. Tra i motivi del ribasso della valuta di Mosca troviamo prima di tutto il ribasso del petrolio, che sia nella qualità WTI che Brent è in rosso di quasi il 2% rispetto a ieri. La Cina, infatti, ha dichiarato che imporrà una tariffa del 25% su tutte le importazioni di greggio dagli Stati Uniti d’America, che al momento è ai vertici della produzione mondiale della materia prima.
Questi dazi dovrebbero, perciò, far scendere la domanda di petrolio in Cina e provocare un eccesso di offerta del bene sul mercato. Anche dal punto di vista delle scorte ci sono notizie negative per il prezzo: proprio oggi è uscito il dato relativo alle scorte che mostra un loro eccesso rispetto alle aspettative di circa 1 milione e mezzo di barili.
Il rublo è tra le monete più colpite proprio per via dell’estrema importanza del petrolio nell’economia russa, costituendo il principale bene esportato dalla nazione. Un altro fattore di debolezza è dovuto alle sanzioni imposte dall’amministrazione Trump all’Iran, che è uno storico alleato di Mosca. Trump, inoltre, ha dichiarato che chiunque faccia affari con Teheran incorrerà in simili provvedimenti di carattere sanzionatorio. L’Iran è considerato, a detta di Trump, un regime autoritario che fomenta odio e morte e non è da escludere che ci possano essere azioni militari in un prossimo futuro.
Il Kommersant, un giornale russo, ha, infine, ventilato l’ipotesi di nuove sanzioni imposte direttamente a Mosca. E questo è un altro fattore di rischio per il rublo che ha contribuito ad inasprire ancora di più il sell-off odierno. Chiudiamo con le monete nordiche, che risentono anch’esse del fattore relativo al prezzo delle materie prime (in particolar modo la corona norvegese). Inoltre, sono stati rilasciati dati sull’inflazione poco incoraggianti, che fanno pensare ad un percorso di rialzo dei tassi meno marcato nel tempo sia per la valuta di Oslo che per quella di Stoccolma.
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