Poloniex, una delle principali borse di scambi di criptovalute basate negli Stati Uniti, è stata acquisita per 400 milioni di dollari. Dietro l’acquisizione c’è lo zampino di Goldman Sachs, proprietaria di Circle, che è l’entità che effettivamente ha compiuto l’operazione.
Circle è una start-up del settore che offre servizi per l’invio e la ricezione del denaro, per la messaggistica immediata, per l’investimento in criptovalute e la fornitura di liquidità per il trading a leva. A corollario dell’annuncio di acquisizione, Circle si è detta favorevole all’ampliamento delle attività di Poloniex, che a questo punto ancora non si sa se manterrà questo nome.
Questo ampliamento potrebbe concretizzarsi nell’offrire più criptovalute e valute tradizionali per il trading sulla piattaforma, così come il potenziamento dell’infrastuttura di Information Technology, fino infine all’offerta di finanziamenti e derivati con sottostante le nuove monete digitali. Come nel caso di ieri relativo a ING, il fatto che Goldman Sachs in qualche modo stia potenziando la sua presenza nel settore non potrà che spingere in alto le quotazioni ed è, in generale, un voto di fiducia della “vecchia” Wall Street verso questa nuova economia digitale.
I prezzi sembrano reagire positivamente alle ultime notizie, con il Bitcoin (BTC) di nuovo prossimo agli 11000 $ e finalmente uscito dal breve canale discendente creatosi negli ultimi due giorni. L’unica criptovaluta in rosso è il Litecoin (LTC), a quota 217 $. Si segnalano quest’oggi le ottime performance dell’EOS (EOS), in rialzo del 4,28% a oltre 8,3 $. Quest’ultima è una valuta digitale molto interessante e si propone di migliorare l’Ethereum (ETH) sotto molti aspetti.
Il primo e più importante è quello della scalabilità, cioè la capacità di offrire prestazioni della rete che crescano in modo proporzionale al crescere degli utenti. Questo aspetto, fondamentale per ogni progetto high-tech, è forse ancora più importante per i progetti di finanza tecnologica. L’ethereum, invece, come altre criptovalute, si trova di fronte a inconvenienti di questi tipo, da cui anche il dibattito sulle fork, utili per arginare problemi di scalabilità. Infine, per quanto riguarda l’aspetto dei costi delle transazioni, questa criptovaluta sembra azzerarli del tutto.
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