L’economia della regione del Pacifico rimane traballante. I tempi di crescita del PIL dei principali Paesi partner continuano a rallentare, mentre il saldo della bilancia commerciale della Nuova Zelanda inizia di nuovo a peggiorare.

Se a questo aggiungiamo anche il fatto che i dirigenti della Reserve Bank della Nuova Zelada cercano di risolvere tutti gli aspetti economici del Paese con un semplice abbassamento del tasso di rifinanziamento (da maggio 2015 il tasso è stato ridotto gradualmente dal 3.50% al 2.00%, che è abbastanza raro tra i Paesi con economie sviluppate), si può tranquillamente supporre che l’economia continuerà ad indebolirsi.
L’ultimo ribasso del tasso di rifinanziamento è stato il 10 agosto:
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Proprio per questo i partecipanti al mercato prestano la massima attenzione ai dati economici dalla Nuova Zelanda, e se il PIL si rivelerà inferiore alle previsioni, questo influirà negativamente sul valore del “kiwi”.
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Grafico NZDUSD:

Nonostante tutte le difficoltà dell’economia della Nuova Zelanda, il “kiwi” continua a rafforzarsi nei confronti del dollaro USA sul grafico NZDUSD D1. Questo è dovuto all’imminente riunione dei rappresentanti della Federal Reserve USA in cui, probabilmente, verrà annunciato l’aumento del tasso di interesse. I partecipanti al mercato chiudono le lunghe posizioni speculative sul dollaro, per evitare qualsiasi tipo di rischio.
In questo momento la quotazione si trova a livello del confine inferiore del trend rialzista (indicato sul grafico dalle linee gialle), mentre l’indicatore di analisi tecnica “CCI” indica che la forza del trend rialzista è giunta a conclusione ed è possibile una correzione al ribasso.