Lo IOTA (MIOTA) continua la sua corsa e raggiunge un nuovo massimo storico, dopo i rialzi dei giorni scorsi, a 3,2 $. Il suo prezzo, dal punto di vista grafico, ha toccato la banda maggiore delle Bande di Bollinger poco tempo fa’. Ciò potrebbe dare luogo a una piccola correzione nel breve periodo, o ad una ulteriore accelerazione nel rialzo se tale limite dovesse essere superato con decisione. In ogni caso il prezzo rimane sopra i maggiori indicatori grafici, compresa la Media Mobile Esponenziale. Con questi ultimi rialzi questa criptovaluta raggiunge una capitalizzazione di mercato di quasi 9 miliardi di dollari, attestandosi al quinto posto, subito dopo il Ripple (XRP).
Ma quali sono le caratteristiche salienti di questa nuova, ennesima, criptovaluta? E’ una criptovaluta nata da un progetto open-source distribuito e non è oggetto di mining, in quanto già distribuito. Sfrutta il sistema tangle, basato, anziché sulla tecnologia a blocchi, sui Grafi Aciclici Diretti. Ciò rende lo IOTA infinitamente scalabile e rimuove la necessità di avere costi di transazione, qualcosa di veramente innovativo e quasi rivoluzionario rispetto alle altre criptovalute.
Il progetto IOTA è stato finanziato da nomi di primissimo piano del settore della Information Technology, come Ubuntu/Canonical, Innogy, Microsoft, Cisco, Foxconn, Bosch e altre aziende. Dietro questa criptovaluta c’è la Fondazione IOTA, nata in Germania come una società senza scopo di lucro che coordina e finanzia gli sviluppi del progetto IOTA. Essa si occupa, tra l’altro, di promuovere il progetto attraverso campagne pubblicitarie e di sensibilizzazione. Solo questo novembre ha deciso di stanziare oltre 80 milioni di euro per tale scopo.
Le altre criptovalute sembrano leggermente in ritirata, dal punto di vista del prezzo, nelle ultime ore. Spicca il ribasso dell’Omisego (OMG), che perde il 5% circa a 10,12 $. Ad influenzare le quotazioni potrebbe essere stato, tra l’altro, la notizia dell’accordo sulla terza valutazione del piano di salvataggio della Grecia, che ha messo i mercati in una condizione risk-on, in generale negativa per beni rifugio come le criptovalute.
Inoltre, ieri tutti i titoli tecnologici hanno perso terreno sul nuovo piano di tasse dell’amministrazione Trump. E’ noto che le quotazioni di questi titoli e delle criptovalute sono correlate.