La Lira Turca (TRY) riprende un po’ fiato sui mercati internazionali dopo essere arrivata a toccare i 4,17 contro il dollaro. Le elezioni parlamentari e presidenziali in Turchia, previste a novembre del 2019, verranno anticipate al prossimo 24 giugno.

Lo ha dichiarato il presidente turco Erdogan al termine dell’incontro con Devlet Bahceli, leader del Movimento nazionalista (Mhp, partito di estrema destra all’opposizione in Turchia), avvenuto oggi presso il palazzo presidenziale di Ankara. Nella giornata del 17 aprile, era stato lo stesso Bahceli a proporre l’anticipazione delle elezioni (ed infatti dal grafico si vede come la Lira Turca abbia iniziato a reagire già ieri). Negli ultimi mesi, l’Mhp, formalmente all’opposizione ma sostenitore del governo, ha stretto un’alleanza elettorale con il partito di Erdogan, Giustizia e sviluppo (Akp).
L’intesa, denominata “Alleanza del popolo”, si presenterà alle prossime elezioni. Il voto riveste particolare importanza poiché sarà il primo dall’avvio della riforma costituzionale che, dall’aprile 2016, sta trasformando la Turchia in un sistema presidenziale. I voti dell’Mhp sono stati determinanti per l’approvazione delle modifiche alla Costituzione turca. Il mercato giudica questo sviluppo positivamente perché dovrebbe contribuire alla stabilizzazione politica del Paese, oltre che permettere di continuare sulla strada delle riforme, in special modo economiche, che la Turchia da tempo aspetta.

L’euro (EUR) si mantiene tonico contro il basket principale delle valute con le quali è scambiato, anche se i dati sul Core Price Index sono stati rivisti al ribasso a Marzo al 1,3%. Il tutto mentre il Quantitative Easing della BCE continua a macinare nuovi record, infatti il bilancio dell’istituto di Francoforte sfonda i 4500 miliardi di euro, pari a oltre il 40% del prodotto interno lordo annuale dell’eurozona.
Nella giornata di ieri, inoltre, anche il dato sulla fiducia delle aziende tedesche, lo ZEW, aveva sorpreso in negativo, scendendo al livello più basso dall’autunno del 2012. A causa di questi dati molte banche d’affari stanno rivedendo le loro stime sulla crescita economica dell’area euro e il primo rialzo dei tassi viene spostato più in là nel tempo. Anche la Sterlina Inglese(GBP) ha sorpreso al ribasso sempre sul fronte dell’inflazione, questo spiega in parte la crescita dello 0,6% del cross tra le due valute.