La criptovaluta Ripple (XRP) arriva quasi a raddoppiare il suo valore in pochi giorni, passando da 0.266$ a 0.47$ e trainando con sé tutte le altre criptovalute. Con questo balzo in avanti la capitalizzazione del Ripple arriva quasi a sorpassare quella dell’Ethereum (ETH), seconda per importanza solo al Bitcoin (BTC). Ma a cosa è dovuta tutta questa esuberanza, dopo mesi di movimenti laterali? Molto semplicemente: all’annuncio di un nuovo avanzamento tecnologico per la valuta digitale.
Un direttore esecutivo dei Ripple Labs, l’azienda che sopraintende allo sviluppo dell’omonima criptovaluta, in una intervista alla CNBC ha dichiarato che lo sviluppo di un nuovo sistema di pagamento procede spedito e molto bene. Questo nuovo prodotto, soprannominato xRapid, aiuterà banche ed altre istituzioni finanziarie a velocizzare i tempi delle transazioni. Sarebbe, inoltre, già stato testato con successo da alcuni nomi importanti, come MoneyGram, Western Union e American Express.
Secondo esperti xRapid potrebbe essere molto utile per i mercati emergenti e l’interesse di MoneyGram e Western Union lo dimostrerebbe chiaramente (queste due sono tra i principali mezzi con cui i migranti economici mandano soldi indietro nei loro paese emergenti di origine). Ma le notizie positive per il Ripple non finiscono qui: il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, ha usato Twitter per lanciare altri messaggi ottimistici.
Uno è relativo alla tecnologia “Coil”, in sviluppo insieme a xRapid e xCurrent, che favorirebbe l’uso del Ripple come criptovaluta dei social media. L’altro è l’annuncio dell’ennesima partnership commerciale con una banca, questa volta la PNC di Pittsburgh, presente in ben 19 stati diversi con oltre 8 milioni di clienti attivi.
Per quanto riguarda le altre criptovalute sembra che i piani per il nuovo ETF basato sul Bitcoin siano ancora in alto mare ma c’è anche da segnalare l’ottimo commento di Bank of America, che citando dati interni è arrivata alla conclusione che le transazioni in Bitcoin sono in media 6000 volte più economiche di quelle fatte con altri metodi di pagamento. Questo, ovviamente, prendendo in considerazione transazioni transnazionali.