Il dollaro americano (USD) sta vivendo una delle sue migliori performance di sempre sui mercati del Forex, arrivando ad essere scambiato in questo istante a 1,185 contro la moneta unica. Dal punto di vista grafico sono saltati tutti i supporti e vengono toccati nuovi minimi dell’anno giornalmente. Il prossimo supporto di rilievo, considerando un timeframe di medio periodo, è in area 1,157.
Tra le cause principali del rialzo della moneta considerata la più importante al mondo troviamo le aspettative degli investitori che sono mutate di recente e prevedono tre rialzi dei tassi rispetto ai due precedenti. A giustificare questo cambio di vedute ci sono dati economici sempre migliori, che dimostrano il vigore e la salute dell’economia degli Stati Uniti.
Tra quelli di rilievo ricordiamo i dati sul credito al consumo, che ha superato le aspettative della vigilia, quelli sulla fiducia delle piccole imprese in Aprile e sui nuovi posti di lavoro JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey). Inoltre, nelle ultime ore sembra sempre più probabile che Trump annunci il ritiro dall’accordo sul nucleare stretto con l’Iran dalla precedente amministrazione di Barack Obama, provocando un aumento delle tensioni in Medio Oriente e distruggendo molta offerta di petrolio sul mercato per via delle sanzioni.
Questo fatto è favorevole al rafforzamento del dollaro, poiché da un lato consolida l’approvazione dell’elettorato americano nei confronti del proprio presidente, che vede proprio negli ultimi sondaggi sul suo gradimento personale una netta ripresa. Dall’altro, a causa dell’aumento del prezzo dell’oro nero (che ha ormai superato quota 70$ nella sua variante WTI), favorisce un aumento della sua produzione negli Stati Uniti, diventati già i primi produttori ed esportatori a livello mondiale.
Infine, le tensioni geopolitiche e i venti di guerra sono un ulteriore fattore positivo per il dollaro in quanto considerato la moneta rifugio per eccellenza e valuta dell’unica superpotenza rimasta. Se Trump dovesse stupire il mondo considerando ancora valida l’intesa si potrebbe sicuramente assistere ad un netto calo del biglietto verde, quindi consigliamo a tutti gli investitori attivi sui mercati dei cambi di prestare molta attenzione agli sviluppi della vicenda, che potrebbero essere repentini.
Un ripensamento all’ultimo istante, dopo le pressioni ricevute dalle altre potenze mondiali alleate, non è da escludersi del tutto, come dimostrano anche i dazi annunciati in pompa magna ma poi di proporzioni minori rispetto alle previsioni.
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