I dati fondamentali sono la base del funzionamento del mercato. Sono le condizioni create dalle banche centrali, dall’economia e dai governi, e con le quali dobbiamo operare come trader. Avere una buona conoscenza dei dati fondamentali e come essi si evolvono è di grande importanza per i trader di successo – non puoi ignorarli o andarci contro.
Il 2018 non sarà diverso e, paragonando con altri anni, potrebbe essere ancora più importante perché i dati fondamentali stanno cambiando rapidamente. L’economia globale si è trovata in un’era di stimolo fiscale, allentamento monetario e politiche espansive da parte delle banche centrali per generare crescita economica. Adesso che la crescita comincia ad accelerare, queste politiche stanno cambiando ed a loro voltano alterano gli scenari di investimento. Quindi, quali dati fondamentali saranno importanti nel 2018?
I Dati Economici Saranno Importanti Nel 2018
L’anno 2018 vedrà un equilibrio precario tra la crescita e la restrizione monetaria. Questo vuol dire che i dati economici continueranno ad influenzare il sentimento di mercato ed a potenzialmente incrementare la volatilità. Fino a quando i pronostici favoreggeranno la crescita globale, le valute “risk-on” come l’Euro, il dollaro australiano e la sterlina, saranno favorite dai trader in cerca di guadagni migliori del mercato. Per quanto riguarda gli USA ed i dati economici americani, un miglioramento degli ultimi potrebbe avere effetti contrari per il dollaro e per la leadership dell’economia americana.
Questo vuol dire che i dati positivi dagli USA miglioreranno le prospettive dell’economia globale, rafforzando le valute straniere. Si può già vedere dai movimenti del EUR/USD. Il dollaro è predisposto a salire sulle prospettive restrittive della Federal Reserve, ma non è capace di mantenere i guadagni rispetto all’euro.
I dati economici più importanti saranno quelli sull’inflazione. Gli indicatori come il PPI, il CPI ed il PCE la faranno da padrone. Gli investitori osserveranno questi dati per scorgere la potenziale accelerazione dell’inflazione, che si dirige verso l’importante obiettivo del 2% sancito dalle banche centrali. Se questi segnali dovessero manifestarsi, ci sarà un rafforzamento delle rispettive valute, a causa delle rinnovate aspettative di una politica monetaria restrittiva. Per esempio, se ci fosse un balzo del 2% nell’indice PCE, ci si potrebbe aspettare una rialzo a sorpresa dei tassi da parte della FED ed un dollaro in rialzo.
Le Banche Centrali Saranno Importanti Nel 2018
Nel 2018 gli investitori dovranno tenere d’occhio le Banche Centrali. I dati mostreranno dei cambiamenti nelle condizioni economiche di base, sui quali i banchieri centrali agiranno con nuove politiche monetarie. Con la crescita ed i consolidamento dell’espansione economica, possiamo aspettarci dei rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed, della BCE, della Banca d’Inghilterra ed ora anche dalla Bank of Japan.
La Fed è già sul passo della restrizione monetaria, cominciata due anni fa. La BCE veniva pronosticata come la seconda a seguire, ma è stata anticipata dalla Banca d’Inghilterra. La Banca d’Inghilterra ha alzato i tassi una volta l’anno scorso e cominciò il 2018 con un annuncio che avrebbe alzato i tassi prima del previsto, e più velocemente del previsto.
La BCE ha iniziato a ridurre gli acquisti obbligazionari con l’aspettativa di altre misure monetarie nel 2018, una mossa che rafforzerà l’euro. Pochi prevedevano rialzi dei tassi da parte della Bank of Japan, ma quest’ultima ha sorpreso gli analisti annunciando che un cambiamento della propria politica monetaria è all’orizzonte.
Le Prospettive Per Il Mercato Forex Nel 2018
The prospettive per le valute per il 2018 sono positive. Ci sarà molta volatilità e movimenti dei prezzi, favorendo i trader. Bisogna ricordare che i target di supporto e resistenza a lungo-termine diventeranno probabilmente delle aree di inversione dei prezzi. Perché? Perché i dati fondamentali causeranno delle fluttuazioni all’interno di intervalli limitati per la maggior parte delle coppie forex. Le notizie economiche che potrebbero rafforzare una valuta saranno compensate da altre che rafforzeranno l’altra, in un continuo braccio di ferro spinto dalle politiche delle banche centrali.