Stamattina l’euro è in rialzo in seguito all’aumento dei rendimenti dei titoli di stato dei principali paesi aderenti alla moneta unica. Il rendimento sul bund tedesco decennale tocca quasi quota 0,55%, con un rialzo di quasi il 10% rispetto alla giornata di ieri. Simili performance si segnalano anche per gli altri paesi di eurolandia, ad eccezione della Grecia che vede il suo decennale avvicinarsi a rompere al ribasso quota 4%.
I rendimenti dei governativi hanno da sempre influenzato i tassi di cambio, in quanto per un investitore non residente rendimenti maggiori rappresentano una opportunità migliore e lo spingono a vendere la propria valuta per quella di denominazione dei bond oggetto di acquisto.
Anche il dollaro americano è ben comprato sui mercati per via delle ultime notizie sulla nuova politica dell’amministrazione Trump in tema di dazi.
Alcuni ufficiali della Casa Bianca hanno cercato di abbassare un po’ i toni rispetto ai giorni scorsi, dichiarando che la quantità di beni oggetto del nuovo contributo fiscale potrebbe essere minore di quella trapelata fino ad ora. Inoltre le esenzioni dovrebbero coinvolgere più paesi, soprattutto molti dell’America Latina. Infine, ci sarebbero discussioni in atto per rinnovare il NAFTA, l’accordo di libero scambio tra Stati Uniti, Canada e Messico.
Trump aveva minacciato più volte di uscire dall’accordo, ma ora sembra che questo possa vedere ancora la partecipazione di Washington sulla base di una modifica delle quote di commercio inerenti il settore automobilistico. Queste news hanno dato il là a forti acquisti anche sull’azionario a stelle e strisce, con il Nasdaq Composite e l’S&P500 in rialzo di oltre l’1%.
Il biglietto verde mette a segno una ottima performance nei confronti della Lira Turca, tornando a rompere la soglia psicologica delle 4 lire per dollaro. Le perfomance della valuta di Ankara è pessima nei confronti di quasi tutte le altre valute, in special modo quelle “forti” come l’euro, il dollaro e lo yen. Contro la moneta unica,ad esempio, siamo a ridosso delle 5 lire per euro. Il breakout di questa soglia dovrebbe garantire ulteriori guadagni per almeno lo 0,5%. A pesare ci sono di nuovo i timori per la politica autoritaria di Erdogan e la situazione geopolitica internazionale.
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