Il petrolio è da sempre considerato particolarmente prezioso per la sua rarità e varietà di usi, e proprio il 2017 secondo molti analisti potrebbe essere un ottimo anno per il greggio. Tra le grandi società petrolifere in particolare si sottolinea l’ottimo momento della Chevron Corporation, nata nel 1911 in California dalla dissoluzione della Standard Oil Company, una delle prime e maggiori multinazionali statunitensi. Da allora la strada è rimasta sempre in salita per la Chevron, che già nel 1983 rientrava tra le prime dieci potenze industriali globali. L’anno successivo il gruppo si allargò ulteriormente assorbendo i principali concorrenti sul mercato, quali la Gulf Oil Corporation,la Texaco e più di recente la Unocal Corporation, diventando leader assoluta del comparto su territorio americano. Con una rete di oltre 4000 distributori distribuiti in 180 Paesi, un fatturato annuale di circa 300 miliardi di dollari ed enormi risorse distribuite tra giacimenti di petrolio, gas e raffinerie, la Chevron Corporation è insomma uno tra i principali attori sulla scena internazionale del greggio.
Quotata dal 2008 al prestigioso indice Dow Jones di Wall Street, la Chevron dispone di alcune delle maggiori riserve mondiali di oro nero, potendone vantare oltre 3 miliardi posseduti dai diversi brand del gruppo. Dal 2012 tuttavia è iniziato un periodo di difficoltà legato alla maxi multa da 11 miliardi in Ecuador per inquinamento da estrazione, in teoria rivolta alla Texaco ma ovviamente pendente sulla casa madre Chevron. Da allora il titolo ha avuto momenti altalenanti in borsa, ma nelle ultime settimane ha cominciato per esempio a fornire segnali confortanti, rialzando la testa dopo un trend a lungo negativo. Al momento comunque il titolo è quotato in crescita dello 0,84% a 107,17 dollari, un risultato che lascia intravedere la possibilità di una a lungo attesa inversione di tendenza. D’altro canto molti analisti ed esperti di mercato hanno previsto un 2017 rampante per l’oro nero, anche in seguito all’elezione di Donald Trump, notoriamente amico dei petrolieri e delle multinazionali, e proprio la Chevron Corporation potrebbe essere in prima fila in un eventuale ripresa del settore.